Sei stanco di persone che vogliono sempre avere l’ultima parola?

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Chi non ha mai avuto a che fare con un amico, un collega, magari un partner o un genitore che, in qualsiasi discussione volesse sempre e immancabilmente avere l’ultima parola?

Magari invece è proprio a te che viene detto che vuoi sempre avere l’ultima parola…

Cosa si può fare quando si ha a che fare con questo problema, sia che ne siamo vittime che artefici?

Innanzitutto bisogna sempre tenere presente che in qualsiasi discussione non esiste un punto di vista giusto e uno sbagliato, in quanto punti di vista entrambi hanno delle basi, provengono da un ragionamento, da un’esperienza di vita, dalla propria cultura, ogni punto di vista è degno di esistere.

 

Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, cogli l’occasione per comprendere.
(Pablo Picasso)

 

Chi vuole avere l’ultima parola in una discussione difficilmente ascolterà realmente ciò che l’altro ha da dire, ma si concentrerà solo su come potrà controbattere: questo ci impedisce di riuscire a calarci nei suoi panni.

Liberiamo la mente dal preconcetto che esista un’unica realtà assoluta (e che magari siamo noi ad esserne i detentori…) tutto ciò che sappiamo del mondo è solo una sua visione parziale, visione che prende in considerazione degli elementi e ne esclude necessariamente degli altri, l’altra persona è proprio quella che ci permette di venire in contatto con gli elementi che non abbiamo considerato: se vogliamo avere necessariamente l’ultima parola non saremo liberi di scegliere se considerare o meno gli elementi di novità che l’altro ci porta, che poi è la vera ricchezza offerta dalle interazioni umane.

Barricarsi dietro l’orgoglio dell’avere l’ultima parola non ti renderà certamente libero, anzi, diminuirà le tue possibilità di scelta, facendoti fossilizzare sempre sulle stesse idee: un sistema che non si evolve non può che collassare su se stesso.

E a te quante volte è capitato di avere la voglia irrefrenabile di avere l’ultima parola in una discussione?

Sai ascoltare? Ecco 8 metodi per migliorare la tua capacità di ascolto

imparare ad ascoltare

Ti hanno mai detto “non mi ascolti mai” oppure “parlare con te è come parlare al vento” o altre frasi simili?

Se ti è successo con qualcuno che ti annoiava a morte tutto bene, se invece ti è capitato con una persona a cui tieni e magari sei sicuro di aver prestato la giusta attenzione, allora potresti avere dei vantaggi utilizzando qualche piccolo accorgimento:

  1. aspetta che l’altro abbia finito di parlare prima di dire la tua: interrompere è la prima cosa che fa sentire l’altro non ascoltato, se hai qualcosa da dire puoi sempre farlo quando l’altra persona avrà finito di parlare.
  2. resta concentrato: se ti distrai inevitabilmente mostrerai poco interesse, silenzia il cellulare ed evita le altre distrazioni.
  3. annuisci: può sembrare un trucchetto, ma ti assicuro che se annuisci (a cicli di 3) mentre l’altra persona parla ti mostrerai molto più interessato all’argomento, provaci la prossima volta che ascolterai qualcuno.
  4. fai domande: il fare domande è un chiaro segno di interesse, non avere paura di essere invadente, se qualcuno ti sta raccontando qualcosa è perchè vuole condividerla con te.
  5. astieniti dal giudizio: quanto spesso sentiamo l’irrefrenabile desiderio di giudicare le azioni o le idee degli altri? Ecco, per una volta prova ad astenerti dal giudizio: l’altra persona per aver raggiunto una certa consapevolezza o aver deciso in un certo modo deve aver avuto i suoi buoni motivi per farlo, anche se tu non condividi quello che dice o che fa.
  6. guarda il tuo interlocutore: l’ideale sarebbe osservare il suo viso con uno sguardo circolare per una durata tra i 5 e i 10 secondi, per poi portare lo sguardo altrove per altrettanti secondi e ricominciare tutto daccapo, questo sguardo dimostra interesse, ma, allo stesso tempo, non è troppo intrusivo.
  7. riformula quello che l’altro ti dice: dopo un po’ che l’altro sta parlando potresti prendere la parola per assicurarti di aver capito tutto bene, digli “scusami, fammi capire se ho capito bene…”
  8. mantieni un linguaggio del corpo accogliente: inclina il busto nella direzione del tuo interlocutore e non incrociare la braccia, sarebbe bene che fossero leggermente allargate per trasmettere accoglienza all’altra persona.

Prova questi suggerimenti uno alla volta e vedi quali ti sono più utili nella vita di tutti i giorni, ascoltare è una capacità che va allenata!

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Andrea Iengo.

Timido? 6 facili consigli per venire fuori dal bozzolo!

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La timidezza è un problema che non si risolve da solo o con i farmaci, è importante, per affrontarla, un processo di crescita personale che si basa sulla pratica, passo dopo passo, giorno dopo giorno, all’interno di reali situazioni sociali.

Un amico ti ha invitato ad una festa ma pensi di non andarci perchè ti sentiresti a disagio?

Quando incontri persone nuove non sai che dire perchè pensi che loro non siano interessate a te?

Ti sembra che quando entri in una stanza tutti ti giudichino male e questo aumenta la tua paura per le situazioni sociali?

Ecco alcuni semplici consigli che puoi applicare, giorno dopo giorno per migliorare la tua vita sociale:

  1. Dichiara la tua timidezza: niente è più potente per demolire i pregiudizi dell’altro del dichiarare una propria debolezza, inoltre dopo averlo fatto non ti sentirai più in imbarazzo perchè gli altri possano scoprire che sei timido, hai disinnescato la bomba ad orologeria!
  2. Fai una lista delle situazioni più imbarazzanti: scrivi tutti i dettagli e mettile in ordine dalla più facile alla più difficile, poi prova ad affrontarle una per volta, non vorrai certo andare in guerra senza aver nemmeno provato a prendere in mano un fucile, vero?
  3. Sorridi e guarda gli altri in viso: nessuno è a proprio agio se qualcun altro avvicinandosi ne evita lo sguardo, non vorrai certo che gli altri siano a disagio quando interagiscono con te? Mi dirai: “ma sono io ad essere a disagio con gli altri, mica il contrario??” Certo, sono d’accordo, ma secondo te una persona che incontra qualcuno (te) che non lo fa sentire a proprio agio si comporterà in maniera carina o in maniera antipatica con questo (te)?
  4. Fai dei complimenti: tutti cercano la riprova sociale delle proprie scelte, dire a qualcuno che ti piace qualcosa di lui (o lei) ti farà apparire come sicuro di te e aprirà uno spazio per conversare su qualcosa che non metterà in imbarazzo nessuno dei due. Non ti sto dicendo di fare complimenti falsi, ma sicuramente riuscirai a trovare almeno una cosa che ti piace in chiunque incrocerai nella tua vita, fai questo piccolo esperimento quotidiano: allenati a trovare una piccola cosa che ti piace in chiunque incontri ovunque tu sia, può essere il viso, il taglio di capelli, un gioiello, un accessorio… quello che ti pare.
  5. Parla di quello che interessa al tuo interlocutore: alle persone piace parlare delle cose a cui sono interessate, se vuoi cominciare a sperimentarti in situazioni sociali senza dover essere tu a parlare per la maggior parte del tempo, cerca di capire cosa può interessare all’altra persona e fagli delle domande proprio su quello, sarà felice di parlare con te per molto molto tempo se tu sarai in grado di ascoltarlo.
  6. Osserva la timidezza degli altri: se sei ad una festa, o sul posto di lavoro o in un bar osserva gli altri e cerca di carpire i segnali della loro timidezza, ti stupirà vedere quante persone timide incontrerai!

 

Condividi questo articolo e guarda le reazioni dei tuoi contatti, magari scoprirai che intorno a te ci sono molte più persone timide di quanto pensi!

 

Andrea Iengo